PREMESSO
Che a Genova l’”invasione cinese”, iniziata già molti anni or sono con l’apertura di numerosi ristoranti, sta oramai raggiungendo livelli preoccupanti, mettendo in crisi il tessuto commerciale della città;
Che la disponibilità di fondi da parte degli immigrati cinesi per l’acquisto dei locali e l’apertura delle loro attività commerciali è talmente elevata, che dovrebbe far riflettere sulla provenienza di questo vero e proprio fiume di denaro;
CONSIDERATO
Che, a parte la ristorazione, che si può considerare una “nicchia” che non “infastidisce” i ristoratori del luogo, i negozi di abbigliamento ed ora anche la massiccia presenza di parrucchieri, centri estetici, nonchè un centro commerciale, a Prà, con prodotti che vanno dalla bicicletta all’Hi Tech, stanno portando avanti una vera e propria aggressione a colpi di “prezzi stracciati”, agli esercizi locali;
Che nel caso dei parrucchieri, i prodotti utilizzati possono presentare rischi, così come per i giocattoli e l’abbigliamento: sono state più volte accertate sostanze pericolose per la salute;
Che anche i proliferanti centri estetici rappresentano un a problematica: non solo per i dubbi sui cosmetici usati, ma frequentemente perché rivelatisi in realtà, case dedite alla prostituzione;
TENUTO CONTO
Che il proliferare di queste attività commerciali unito ad una politica nazionale dei prezzi troppo aggressiva e mal controllata, rende sempre più difficile il lavoro a chi è presente da anni sul territorio con esercizi commerciali tradizionali o di artigianato;
INTERPELLA la S.V.
Per conoscere
Se intenda attuare una programmazione di interventi su tutto il territorio cittadino, in sinergia con la Guardia di Finanza e Forze dell’Ordine, atti a contrastare il fenomeno del commercio “made in China”, nonché controlli sui materiali usati nei negozi di parrucchieri e centri estetici, per evitare gravi conseguenze sul piano della salute dei genovesi;
Se promuoverà in collaborazione con la Camera di Commercio e Associazioni di categoria, iniziative commerciali “made in Italy” a prezzi calmierati, nonché informative per la cittadinanza, attraverso i Municipi, sulla nocività di molti prodotti cinesi.
Il Capogruppo Edoardo RIXI