Ho voluto portare all’attenzione anche del Consiglio Comunale di ieri 13/11/12 quanto evidenziato in questi giorni dall’ISTAT in merito al preoccupante dato relativo alla dispersione scolastica .
Nel 2010 4.000 studenti liguri, soprattutto alunni di istituti professionali e scuole di formazione, hanno interrotto lo studio, un dato che ha visto una crescita, in un anno, dal 12,2% al 16,2%,.
E’ vero che va fatto un distinguo tra dispersione ed evasione: la dispersione è riferita al fenomeno nel suo insieme, mentre l’evasione è legata all’attività individuale messa in atto dal singolo minore.
E’ evidente che il comune denominatore di tale fenomeno però sono i rischi in cui questi adolescenti possono incappare : dal bullismo, alla violenza negli stadi, dalla microcriminalità alla droga, piaghe sociali dalle quali uscirne diventa spesso impossibile.
Tenuto conto che i maschi sono maggiormente propensi alla dispersione e negli stranieri aumenta il rischio dal 12 al 23,6% ecco delinearsi il grave rischio delle bande latinos, sempre più corpose a livello numerico e che imperversano lungo le delegazioni cittadine aggravandone il già elevato degrado ed il profondo senso di insicurezza che i genovesi stanno vivendo.
La dispersione scolastica è un problema che non deve essere sottovalutato né demandato ad altri : ogni Ente Istituzionale deve fare la propria parte.
I giovani sono un investimento per il nostro futuro e non possono essere abbandonati : il dato emerso è un campanello d’allarme che va assolutamente compreso e affrontato da subito attraverso l’adozione di efficaci contromisure.
Per questo ho inteso chiedere al Comune un impegno concreto su questo fenomeno.
IL Consigliere Comunale di Genova
Edoardo Rixi