PREMESSO
-che è evidente che il mercato dei fiori illegale è più che mai “fiorente” a Genova e totalmente fuori controllo ;
-che al di là degli appostamenti degli improvvisati “fiorai”, agli ingressi di supermercati, chiese ed angoli di strada, la loro presenza è visibilissima anche sui treni e mezzi pubblici quando trasportano i corposi mazzi di fiori dalla zona del “ritiro” alla zona di “vendita” ;
EVIDENZIATO
-che tale traffico clandestino, visibilissimo a chiunque, nasconde un’economia incontrollata e nascosta dove il margine tra legalità, irregolarità, criminalità e sfruttamento non risulta facilmente individuabile ;
-che già due anni fa era stato stimato un approssimativo giro d’affari di circa 500.000 euro all’anno ;
TENUTO CONTO che i fiori di tale “mercato” subiscono diversi passaggi e che proprio questi sono il fulcro del problema : dai cosiddetti “pupari” dell’affaire, ossia i commercianti all’ingrosso maghrebini, per passare ai nordafricani di età media che si distribuiscono e gestiscono piccoli centri di smistamento, concentrati soprattutto nei vicoli del Centro Storico, e con una funzione di intermediari e, infine, i giovani, talvolta anche di età inferiore ai 18 anni, in qualità di venditori e che rappresentano il vero anello debole della catena nonché lo sfruttamento ;
APPURATO che da anni, gli stessi operatori del commercio ed i grossisti del settore denunciano ripetutamente il fenomeno;
CONSIDERATO
– che il denaro che circola in questo “mercato illegale” confluisce sicuramente in un circuito sconosciuto ai controlli, ma che potrebbe coinvolgere anche negozianti, cittadini regolari e assolutamente insospettabili ;
– che lo stesso “mercato illegale”, nel punto o nei punti di “distribuzione” è stato sicuramente visto dalla Polizia Municipale anche in virtù delle numerose segnalazioni dei cittadini che all’alba hanno più volte assistito alla distribuzione di rese, ranuncoli e calle impacchettate in cellophane e stipati in furgoni ,
SI INTERPELLA LA S.V.
Per conoscere
– se nonostante l’evidente visibilità del rachet dei fiori per i vicoli e le strade di Genova, la Giunta non ritiene doveroso ed urgente un programma di intervento atto a fermare tale fenomeno, concentrando inizialmente l’attenzione proprio nei vicoli ;
– se, tenendo in considerazione che possono esistere forme di collusione tra negozianti regolari e venditori ambulanti abusivi, non sia indispensabile effettuare controlli in sinergia tra Polizia Municipale, Forze dell’Ordine e Guardia di Finanza per stroncare o quantomeno disincentivare tale rachet.
Il Capogruppo Lega Nord
Edoardo Rixi